Estratto
Le partizioni vengono create al momento della prima
installazione di un sistema operativo. DiskDrake vi permette, entro
certi limiti, di ridimensionarle, spostarle, e così via. DiskDrake
è anche in grado di gestire periferiche RAID e supporta
LVM, ma si tratta di argomenti più avanzati dei quali
non ci occuperemo in questa sede. Consultate la Guida alla linea di comando
per ulteriori informazioni in merito alle partizioni e al loro uso.
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DiskDrake è uno strumento molto potente, e perciò potenzialmente molto pericoloso. Un suo uso scorretto può facilmente causare la perdita dei dati contenuti nel vostro disco rigido. Di conseguenza, vi consigliamo caldamente di seguire alcuni accorgimenti preventivi prima di usarlo:
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DiskDrake vi permette di configurare tutti i dischi rigidi presenti sul vostro sistema. Se avete un unico disco IDE, vedrete una sola scheda hda sotto la riga dei tipi di filesystem. Se avete più dischi, invece, sarà presente una scheda per ciascuno di essi. Il nome visibile sulla linguetta di ogni scheda è il nome del disco secondo la notazione di Linux. Con DiskDrake potete gestire separatamente le partizioni di ciascun disco.
La finestra principale (Figura 17.1, «La finestra principale di DiskDrake») è divisa in quattro parti:
in alto è visibile la struttura del disco rigido; DiskDrake, all'avvio, ne mostrerà la struttura attuale, e aggiornerà poi la visualizzazione in base alle modifiche da voi apportate;
a sinistra potete vedere un menu relativo alla partizione attualmente selezionata nel diagramma di cui sopra;
a destra viene mostrata una descrizione della partizione selezionata;
in basso si trovano dei pulsanti che permettono di effettuare diversi tipi di azioni, ce ne occuperemo nei prossimi paragrafi.
Descriveremo ora le azioni eseguibili tramite i pulsanti nella parte inferiore della finestra, e successivamente vedremo un esempio pratico.
Premendo questo pulsante saranno cancellate tutte le partizioni del disco selezionato.
Mostra una finestra con tre pulsanti:
. Permette di salvare su disco (ad esempio su un floppy) l'attuale tabella delle partizioni. Può rivelarsi molto utile in caso di problemi, come un errore nelle operazioni di partizionamento.
. Permette di ripristinare una tabella delle partizioni precedentemente salvata con il comando . Ripristinando la tabella potreste essere in grado di recuperare i dati, a condizione però che le partizioni non siano state riformattate: la procedura di formattazione, infatti, sovrascrive tutti i dati.
. Nel caso doveste perdere la tabella delle partizioni senza averne prima fatto un backup, questa funzione farà una scansione del disco rigido per tentare di ricostruirla.
Annulla l'ultima operazione effettuata. La maggior parte delle modifiche alla struttura delle partizioni non vengono applicate finché DiskDrake non vi avverte che sta per scrivere la tabella delle partizioni; perciò con questo pulsante potete annullare tutte le modifiche effettuate a partire dall'ultima scrittura.
Questo pulsante consente di accedere alle funzioni della modalità avanzata, che sono ancora più pericolose da usare se non siete sicuri di ciò che fate. Pertanto il loro uso è consigliato solo agli utenti esperti.
Estratto
In questa sezione faremo
un piccolo esercizio per mostrare una delle caratteristiche più
utili di DiskDrake. Immaginiamo di aver deciso di usare il
nostro computer come server FTP, e di voler quindi creare una
partizione /var/ftp
separata per ospitare i file FTP. Attenzione: se
seguite questo esempio passo per passo la struttura del vostro
disco rigido sarà modificata.
Quella mostrata in Figura 17.2, «La partizione /home prima del
ridimensionamento» è la situazione attuale della partizione
/home
, prima di iniziare le modifiche; ne
ridurremo le dimensioni in modo da creare spazio per la nuova
partizione.
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Per poter eseguire le
azioni descritte in questo esempio, tutti gli utenti del vostro
sistema, eccetto |
Per prima cosa dovrete smontare la
partizione /home
: selezionatela e cliccate sul
pulsante .
Come forse avrete immaginato, adesso
dovete cliccare sul pulsante :
comparirà una finestra di dialogo (Figura 17.3, «Scelta della nuova dimensione») nella quale potrete scegliere la nuova
dimensione per la partizione /home
. Spostate
il cursore in corrispondenza al valore desiderato, e quindi premete
.
Fatto questo, noterete
che la rappresentazione grafica del vostro disco rigido è cambiata:
la partizione /home
è diventata più piccola,
ed è apparso uno spazio vuoto sulla destra. Cliccate sullo spazio
vuoto e poi sul pulsante che apparirà. Si
aprirà una finestra di dialogo (Figura 17.4, «Definizione della nuova
partizione»)
dove potrete scegliere i parametri della nuova partizione. Impostate la
dimensione desiderata, scegliete il filesystem che preferite (di
solito si usa Journalized FS: ext3
) e digitate
il punto di mount per la partizione, nel nostro caso /var/ftp
.
L'aspetto previsto per la nostra nuova tabella delle partizioni sarà ora quello mostrato in Figura 17.5, «La nuova tabella delle partizioni».
Come
ultimo passo sarà necessario formattare la partizione appena
creata, vale a dire prepararla a ospitare i file: selezionate la
partizione nella rappresentazione della struttura del disco, e
cliccate sul pulsante .
Confermate la scrittura della tabella delle partizioni, la
formattazione della partizione, e l'aggiornamento del file
/etc/fstab
. Vi potrebbe essere chiesto di
riavviare il computer affinché possano essere rese effettive le
modifiche apportate.